Tutorial per esagoni con tecnica atarashii SECONDA PARTE

… continuazione (QUI LA PRIMA PARTE)

Prendete l’imbottitura e inseritela nell’esagono grande. L’imbottitura rischia di essere un po’ grandina… se caso rimpicciolite ad occhio con le forbici! Ma non esagerate…

Ripiegate il tutto e chiudete l’apertura centrando bene l’esagono più piccolo. Fissatelo per bene con degli spilli.

 

 

Adesso potete cucire con un punto filza all’interno dell’esagono più piccolo. Usate un buon filo resistente (un filo da quilting va benissimo). Ricordatevi di prendere tutti gli strati. In certi punti ci saranno tantissimi strati e fare dei punti piccoli e regolari anche sul retro è praticamente impossibile… Quindi non preoccupatevi: l’importante è che i punti siano regolari sul davanti e che vengano presi tutti gli strati!

Una volta che avete tutti gli esagoni potete assemblarli tra loro con un classico punto materasso (punto invisibile).

 

(non fate caso al fatto che non ho ancora trapuntato… voi fatelo prima di assemblare! È più facile maneggiare gli esagoni singoli).

Il bello di questo lavoro è che poi non serve più trapuntare!

Chiaramente potete farli di tutte le dimensioni… le misure che ho messo io sono solo indicative!

Mi dispiace di non poter postare la foto di almeno un “fiore” terminato… ma rischiavate di aspettare il tutorial qualche altro mese.. 🙂

Vi ricordo che non ho inventato niente di nuovo… l’idea è tratta da questo libro:

Io l’ho imparata ad un corso da Patty. Mi piace cucire in compagnia… e anche se questa tecnica non è per niente complicata, è motivate cucire assieme! Consiglio a tutti un corso lì… i prezzi del corso sono ottimi e troverete tante belle stoffine per i vostri progetti! Queste che ho usato io le ho prese proprio lì!

A presto!!!
PS: se avete domande, se qualcosa non è chiaro… non esitate! 🙂

Appliqué con freezer paper

Ecco un video trovato su youtube per l’appliqué con la freezer paper… sia a mano che a macchina!
Magari l’avevo già messo mesi fa… ma non ricordo e non ho voglia di controllare… 😉
Purtroppo è in inglese ma le immagini parlano da sole… Per l’albero della vita abbiamo usato un filo trasparente sopra e cucito a macchina! Non è invisibile ma poco ci manca… ma se avete una manina precisa precisa l’ideale è farlo a punto nascosto…  Vi assicuro che con questa tecnica le figure rotonde restano rotonde! 🙂
Il ferro piccolino è comodo, ma non indispensabile: potete usare anche il vostro ferro (senza vapore!)… ma attente alle dita!
Il perché di questo post? Una chiaccherata al telefono con un nuova amica quilter! Non mi capita spesso di parlare di patchwork al di fuori dal web! Grazie Gruvy!


Tutorial appliqué


Qualcuna me l’ha chiesto e per fortuna Mary (sei un angelo, grazie!) l’aveva salvato, riecco il tutorial per l’appliqué!


Visto che ho ricevuto diverse email per richiedere informazioni riguardanti l’appliqué, ecco qua il passo a passo che mostra la tecnica (quella che uso io! poi ce ne sono molte altre) per l’appliqué con carta biadesiva.

Innanzitutto scelgo le stoffe a seconda del progetto che ho scelto. A me piace sceglierle tutte all’inizio per essere sicura di avere tutto quello che serve e non dovermi bloccare a metà del lavoro.

Ritaglio gli sfondi della giusta misura e i bordi con l’aiuto della rotella e di una riga. I vari pannellini vanno poi cuciti per formare il pannello che ho scelto.

Ricalco tutte le figure che voglio applicare sulla carta biadesiva. Ricordatevi di lasciare un po’ di margine tra una figura e l’altra.

Ritaglio le figure lasciando un po’ di margine, tolgo la carta dal lato in cui non ho disegnato e le incollo sulle stoffe che ho scelto. Questo passaggio può essere un po’ diverso a seconda della carta biadesiva che utilizzate. Io ne utilizzo una che appiccica un po’ (Steam a Seam 2) e che quindi fisso solo alla fine con il ferro da stiro. Con altre, ad esempio la Heat&Bond, invece per fissare le figure sulla stoffa delle applicazioni devo fare una passatina con il ferro da stiro a bassa temperatura. Ma questo è tutto scritto sulle istruzioni della carta.

A questo punto ritaglio ben bene tutte le figure. Tolgo la carta che resta, le piazzo sullo sfondo che ho scelto e fisso il tutto con il ferro da stiro. Anche qui fate attenzione alle istruzioni scritte sulla carta riguardanti la temperatura del ferro da stiro.

Se volete potete lasciare il lavoro così.

Io preferisco abbellirlo con un ricamo che fissa le applicazioni al meglio anche nel caso in cui il nostro pannello dovesse finire in lavatrice. Questo ricamo può essere fatto a mano (mi piace molto di più ma ci vuole più tempo) o a macchina. Potete scegliere un punto a graffetta, a zig zag o altri.

Ricamo le scritte a mano con 2 fili di mouliné e aggiungo i bottoni e campanellini.

A questo punto vanno cuciti i bordi.
Una volta finito il top, per finire il pannello ho scelto di andare sul semplice: taglio l’imbottitura e il retro della stessa misura del davanti. Fisso l’imbottitura dietro al top, metto diritto contro diritto retro e davanti e cucio a 1/4″ dal bordo lasciando un’apertura per girare il lavoro. Taglio via gli angolini, rivolto il lavoro e chiudo l’apertura con il punto nascosto.

Adesso non manca che il trapunto: con un filo resistente e un piccolo ago facci dei piccoli punti attorno alle figure. Il trapunto può essere fatto anche a macchina, ma devo ancora imparare.

Il progetto è tratto dal libro Happy Holidays to You di Nancy Halvorsen (www.arttoheart.com)
babbo