Carrefour Européen du Patchwork

Era la prima volta che ci andavo ed è stata davvero una gran bella esperienza…
Ecco una presentazione con qualche foto… non ci sono tutti i lavori… alcune foto le ho cancellate per sbaglio, altre erano sfuocate (non si poteva usare il flash) e altre avevano ombre che disturbavano o teste sbucate all’improvviso…
Mi spiace ma non ho annotato tutti i nomi delle autrici o autori… man mano che li ritrovo aggiorno i video!

Promemoria per il prossimo anno: fotografare i nomi delle artiste… almeno alle entrate delle varie mostre! 🙂
Ciao ciao!!Appena ho tempo metto le foto del corso con Philippa Naylor…

Grembiule per attività creative e Dear Jane

Ve lo ricordate questo frugoletto al suo primo giorno di asilo? 

Rieccolo 3 anni dopo, una testa più alto, con la cartella pronto per il suo primo giorno di scuola!

Ecco il grembiule per le lezioni di attività creative… una semplice camicia a maniche corte che ho personalizzato.

Altri blocchetti del Dear Jane:


– E2 – 

– E9 –


– J12 –

– K8 –
E la griglia aggiornata: 

3 blocchetti del DJ

Ogni tanto rispuntano anche loro… ne ho quasi finiti altri 2 ma mancano i bordini…  Quindi per il momento accontentatevi di questi 3!

– D8 –

– F13 –



– J11 –
Per averli fatti in treno sono abbastanza orgogliosa… anche se si vedono i piccoli punti! Pardon per i pulucchi e i segni della matita… ma tanto poi lo laverò! Tra una decina d’anni… quando lo finirò!
Ecco la griglia
Ciao ciao!


A volte ci si sente presi per i fondelli…

in fiera a Bergamo dove sono stata con Cri e Leo non ho resistito e ho comprato il pattern per questo quilt che mi sembrava a dir poco stupendo…

La delusione è arrivata subito aprendo la busta marrone: il pattern consisteva in poche righe scarne e in disegni di questo tipo… fatti a penna e mica tanto precisi! Senza neanche un disegno del lavoro finale… ti dicono semplicemente di disegnare un cerchio di 70 cm e poi di riempirlo di fiori e farfalle, ecc…

Il “pattern” è finito nel mucchio in attesa che le mie giornate diventino di 36 ore o che vinca all’euromillion… ma non vi dico la delusione per quegli euro buttati via!

Stamattina guardo il video di Gaia e cosa vedo? Lo stesso quilt… penso che l’abbia preso in fiera anche lei… e invece ecco che è un pattern australiano che si chiama Meg’s garden.
(http://www.patchworkangel.com.au/oscomm/product_info.php?products_id=1162)

Sono maligna se dico che si assomigliano moooooooltissimo? Ma che ci vuole ad essere corretti? Perché rivendere a caro prezzo una cosa copiata? 
Sia chiaro che nessuno critica il fatto che sia stato riprodotto… anch’io copio da libri o pattern… ma mai e poi mai mi sognerei di far passare per originale e mio, qualcosa che invece ho solo copiato.
La versione con lo sfondo bianco fatta dalla quilter italiana trovo sia molto carina e di buon gusto… posso solo sperare che abbia ricevuto l’autorizzazione per riprodurre e rivendere questo pattern!