Tutorial per esagoni con tecnica atarashii PRIMA PARTE

Come promesso ecco il tutorial per fare gli esagoni con la tecnica atarashii… tutto fatto a mano! Pronte?

Per prima cosa dovete disegnare gli esagoni.
Prendete un compasso e disegnate un cerchio con raggio 3.5″.

Tenete la stessa apertura del compasso e puntate in punto qualsiasi della circonferenza. Tracciate un segno. Poi vi spostate dove il segno incrocia la circonferenza e fate un altro segno (ricordatevi di tenere sempre la stessa apertura del compasso). Ripetete il tutto finché vi ritrovate allo stesso punto di partenza! A questo punto avete i punti per tracciare un esagono perfetto. Oppure fate così (da wikipedia):

Ripetete la cosa per gli altri 3 esagoni. Misure dei raggi:
1″  –  1 5/8″   –  2″

A questo punto vi consiglio di ricalcare gli esagoni di 3.5″, di 2″ e quello di 1 5/8″ sul template plastic oppure su un cartoncino, così da avere le sagome per ritagliare gli esagoni dalle stoffe e dall’imbottitura.

Tracciate inoltre gli esagoni di 2″ e 1″ sulla freezer paper e tracciate le diagonali.

Tracciate sul retro della stoffa che scegliete per l’esterno l’esagono da 3,5″ e ritagliatelo.
Fate la stessa cosa con l’esagono da 1 5/8″” sulla stoffa che avete scelto per l’interno.
L’esagono di 2″ invece dovete ritagliarlo dall’imbottitura.

Prendete l’esagono di stoffa da 3,5″ e stirate in modo da ottenere con le pieghe le diagonali.

Prendete l’esagono da 2″ di freezer paper e stiratelo al centro dell’esagono aiutandovi con le diagonali. Attenti a non schiacciare troppo le pieghe con il ferro da stiro, basta usare la punta! 🙂

A questo punto possiamo iniziare a stirare l’esagono grande. Ripiegate il primo lato stando ben attenti che sia ben contro alla freezer paper. Continuate così per ogni lato. Per questi passaggi vi consiglio di usare un po’ di vapore.

Poi riaprite bene il tutto e rifate la stessa cosa cambiando il giro così da avere tutte le pieghe che ci serviranno poi per le pieghe finali.  Riaprite di nuovo il tutto.

A questo punto dovete piegare ogni angolo in modo da avere la piega che finisce esattamente sulla diagonale tracciata sulla freezer paper (è difficile da spiegare, ma guardate la foto). Una volta stirato il tutto, potete togliere la freezer paper (ricordatevi che potete riusarla finché attacca). Personalmente ho dato una spruzzata di appretto per evitare di imbastire… 😉 sono una pigrona!

Per l’esagono piccolo invece si stirano semplicemente tutti i lati e una volta terminato il giro io mi fermo lì. Togliete la freezer paper dopo aver stirato bene. Anche qui do una spruzzata di appretto, ma se preferite imbastire liberissime di farlo.

Tutorial per esagoni con tecnica atarashii SECONDA PARTE

… continuazione (QUI LA PRIMA PARTE)

Prendete l’imbottitura e inseritela nell’esagono grande. L’imbottitura rischia di essere un po’ grandina… se caso rimpicciolite ad occhio con le forbici! Ma non esagerate…

Ripiegate il tutto e chiudete l’apertura centrando bene l’esagono più piccolo. Fissatelo per bene con degli spilli.

 

 

Adesso potete cucire con un punto filza all’interno dell’esagono più piccolo. Usate un buon filo resistente (un filo da quilting va benissimo). Ricordatevi di prendere tutti gli strati. In certi punti ci saranno tantissimi strati e fare dei punti piccoli e regolari anche sul retro è praticamente impossibile… Quindi non preoccupatevi: l’importante è che i punti siano regolari sul davanti e che vengano presi tutti gli strati!

Una volta che avete tutti gli esagoni potete assemblarli tra loro con un classico punto materasso (punto invisibile).

 

(non fate caso al fatto che non ho ancora trapuntato… voi fatelo prima di assemblare! È più facile maneggiare gli esagoni singoli).

Il bello di questo lavoro è che poi non serve più trapuntare!

Chiaramente potete farli di tutte le dimensioni… le misure che ho messo io sono solo indicative!

Mi dispiace di non poter postare la foto di almeno un “fiore” terminato… ma rischiavate di aspettare il tutorial qualche altro mese.. 🙂

Vi ricordo che non ho inventato niente di nuovo… l’idea è tratta da questo libro:

Io l’ho imparata ad un corso da Patty. Mi piace cucire in compagnia… e anche se questa tecnica non è per niente complicata, è motivate cucire assieme! Consiglio a tutti un corso lì… i prezzi del corso sono ottimi e troverete tante belle stoffine per i vostri progetti! Queste che ho usato io le ho prese proprio lì!

A presto!!!
PS: se avete domande, se qualcosa non è chiaro… non esitate! 🙂

Esagonando…

Ecco il mio nuovo WIP! Patchwork giapponese, tecnica atarashii, tutto fatto a mano… Per finire questo fiore mancano ancora due giri… x un totale di 30 esagoni! E questi li devo ancora trapuntare (serve anche per assemblarli).
Il bello di questo lavoro è che poi non serve più trapuntare! Il retro sembrerà il classico giardino della nonna… il davanti verrà un po’ diverso! Mi piace!

Ecco un singolo blocco, giusto per farvi capire com’è piegato:

Scusate le foto ma le ho fatte ieri sera a mezzanotte (quando ho scritto il post)… ho stirato i blocchi guardando Grey’s Anatomy e Private Practice… non vi dico quante volte mi sono scottata! Soprattutto con i piccoli!

La tecnica è ripresa da questo libro: Atarashii patchwork che è tutto in giapponese ma con belle foto! è fuori produzione purtroppo! Ma ne hanno scritti altri sull’atarashii!

Sto facendo il corso con Patty! Se andate nel suo sito vedrete tutti i corsi a cui ci si può iscrivere… è bello cucire insieme! 🙂

La foto del top fatto con un jelly roll in tempi record (per me!) ve la posto appena riesco a stirarlo! 🙂

Vado a nanna… il post apparirà domani… perché stanotte è la notte della rete!